L’articolo della revista Le Scienze afferma:
Esiste un collegamento neurobiologico tra la capacità di tenere il ritmo e quella di codificare i suoni della lingua parlata, con significative ricadute, per quanto è possibile prevedere, sulle capacità di lettura.
…Il ritmo è parte integrante sia della musica sia del linguaggio, e in particolare il ritmo del linguaggio parlato è cruciale per la comprensione”, conclude la Kraus. Parlando, per esempio, si rallenta il ritmo per sottolineare una parola o un concetto; inoltre, lievi differenze di ritmo permettono di distinguere la ‘b’ dalla ‘p’: percepire le differenze di ritmo significa quindi saper identificare e distinguere i suoni e, in ultima istanza, comprendere il linguaggio.
Per sviluppare il senso del ritmo ci vuole pazienza, costanza e concentrazione, perché tutti gli schemi ritmati, devono essere percepiti dalla mente e capiti per poter essere trasformati in altro (fonte).
Ricordatevi quindi che un addestramento di tipo musicale, con attenzione alla componente ritmica, renderà più efficiente il sistema uditivo e può aiutare a migliorare le associazioni suono-significato.
Detto con parole semplici, per i bambini potenziare o acquisire il senso del ritmo significa potenziare e migliorare la capacità di lettura e scrittura.